Abbiamo installato un pannello Fœssura all’interno della nostra bottega!
L’amico/compagno/collega Lucio di Officine Condor offre così a noi, e chiunque fosse interessato, la possibilità di vederlo, toccarlo, e soprattutto sentirlo suonare.
Fœssura, legno di nota, è uno speaker audio che riproduce musica in modalità stereo. Detto così sembra quasi troppo facile ma basta appoggiarvi le mani per capire che si tratta di un manufatto che trascende il suo utilizzo; è il connubio fra natura e tecnologia, è un mezzo per avvicinarsi alla musica in modo corporeo.
Realizzata con tavole di rovere, materiale nobile e con un’alta resa sonora, Fœssura esprime il linguaggio della natura attraverso la sua stessa essenza. La risonanza e la conseguente diffusione sonora che si sprigiona grazie agli attuatori nascosti sul retro, è una manifestazione tangibile del dialogo tra materia e vibrazione, tra la staticità del legno e il movimento dinamico della musica.
Il legno, con le sue venature uniche, diventa simbolo dell’imprevedibilità e della bellezza imperfetta della natura. Ogni risonanza, infatti, si modula sulle caratteristiche individuali delle tavole, creando un suono che non è mai lo stesso, in continua evoluzione. In questo modo, Fœssura riflette una filosofia che si radica nel concetto di mutamento, ricordandoci che la natura, come il suono, è viva e in costante trasformazione.
L’esperienza di ascolto offerta da Fœssura va oltre la semplice percezione acustica: essa abbraccia la filosofia della physis, l’antica concezione greca della natura come forza creatrice e vivente. Il suono che si propaga dalle tavole di rovere non invade lo spazio, ma lo riempie con una naturalezza primordiale, avvolgendo l’ascoltatore in un abbraccio sonoro che richiama l’armonia tra gli elementi.
Fœssura incarna l’idea che l’uomo e la natura possano trovare un punto di incontro fisico passando attraverso la musica.
La tavola invita chi la ascolta a rallentare, a riconnettersi con la terra attraverso il tocco e la vibrazione.
L’atto stesso dell’ascolto diventa così una πρᾶξις (prassi) filosofica e pratica: un ritorno all’origine, dove ogni nota è un respiro della natura, un ricordo delle foreste da cui proviene il legno, e un simbolo della continuità tra l’uomo e il mondo naturale.